Perché il Brasile è diventato un focolaio mondiale?

Mentre nel suo giorno peggiore conta quasi 4 mila vittime, proprio per la gestione del covid il presidente negazionista Bolsonaro deve affrontare una crisi politica senza precedenti: dopo il ministro della Difesa si dimettono anche i tre vertici militari proprio per non trovarsi in mezzo alla battaglia con i governatori locali sulle misure restrittive. Ormai fuori controllo – con la variante brasiliana che colpisce sempre più i giovani – la pandemia accentua anche le fratture sociali: la maggioranza delle vittime sono afrodiscendenti, la maggioranza dei vaccinati sono bianchi. Una delle battaglie, quella contro le disuguaglianze, al centro del lavoro di Marielle Franco – donna, nera, lesbica, nata e cresciuta nella più grande favela di Rio, attivista e femminista è stata uccisa tre anni fa, un omicidio politico i cui mandanti restano ancora ignoti. Ne abbiamo parlato in con Emiliano Guanella, giornalista che vive a San Paolo, e Kwanza Musi dos Santos, attivista italobrasiliana.

Astrazeneca e trombosi, tra lockdown e tamponi

Si chiamava Astrazeneca, ora è Vaxzevria. Cambia il nome ma non le polemiche sul vaccino anglosvedese. Per l’Ema ed epidemiologi è sicuro, le trombosi sono “rarissime”. Ma la Germania lo sconsiglia agli ultrasessantenni. Intanto a Londra per due giorni di fila non ci sono stati morti per coronavirus e il Paese programma la strada per la riapertura. Ma nonostante in Europa ci siano restrizioni per prevenire la pandemia, molti turisti partono per la Spagna per una vacanza al sole.

Ospite Giorgio Gilestro, professore associato dell’Imperial College di Londra. Da Madrid, gli inviati Laura Tangherlini e Alessandro Carboni.

Conduce Emma Farnè