La condanna di Chauvin servirà a cambiare il sistema?

A quasi un anno dalla morte di George Floyd è arrivato il verdetto di condanna dell’agente che per oltre 9 minuti gli ha premuto un ginocchio sul collo, Derek Chauvin – colpevole di avere usato contro di lui una violenza spropositata e ingiustificata provocandone la morte. “Non possiamo fermarci qui” ha detto il presidente Joe Biden mentre è stata aperta un’inchiesta federale sulla polizia di Minneapolis. Per capire l’impatto di questa sentenza abbiamo intervistato Alex Mingus – attivista di Minneapolis, che durante quest’anno ha partecipato alle proteste e alla protezione della comunità nera della città, che si sentiva sotto attacco: “E’ sicuramente un momento di svolta – ci ha detto – ma non riesco a definirmi contento per la sentenza perché so che la lotta contro il razzismo sistemico negli Stati Uniti è ancora lunga”. Angelica Pesarini, sociologa di NYU, ha analizzato il riflesso del movimento Black Lives Matter in Europa e in particolare in Italia: “Da un lato è stato importante vedere persone scendere in piazza per questo motivo ma dall’altro è anche importante chiedersi perché qui ad esempio l’uccisione di persone come Soumaila Sacko o Idy Diene non sia stata ricordata allo stesso modo”.

Conduce Veronica Fernandes

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