Il virus uscito da un laboratorio? Non è più un tabù

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l presidente Biden ha ordinato alle agenzie di intelligence Usa di riferirgli nei prossimi tre mesi se il virus del Covid-19 possa essere emerso per la prima volta in Cina da una fonte animale o da un incidente di laboratorio. L’inchiesta dell’OMS, fortemente condizionata dalla Cina, si è infatti conclusa in un nulla di fatto; al mercato di Wuhan il virus non è mai stato isolato e ancora si cerca l’animale intermedio tra il pipistrello e l’uomo. Nel frattempo sono emersi molti elementi sulle attività dell’istituto di virologia della città cinese, sorta di capitale mondiale degli studi scientifici sui coronavirus dei pipistrelli. Fonti di intelligence americana hanno rivelato che tre ricercatori di quel centro si ammalarono con sintomi compatibili con la malattia. Ma solo una nuova indagine sul campo può dare una risposta definitiva, ed è fuori discussione che Pechino ne autorizzi una nuova, per giunta a stelle e strisce. Il ministero degli Esteri cinese ha già risposto: gli Stati Uniti vogliono solo attaccarci. E intanto Facebook non censura più gli articoli sull’origine “artificiale” della pandemia: una parziale riabilitazione per Donald Trump, che sin dall’inizio aveva puntato il dito contro le opacità del Dragone. Facciamo il punto con Claudio Pagliara, Federico Rampini e Lisa Iotti. Conduce Ilario Piagnerelli.

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