La Tunisia in rivolta: le rivendicazioni e la sorveglianza

La Tunisia è nel pieno di una crisi istituzionale, economica – con il turismo paralizzato dal covid, la disoccupazione alle stelle e il debito pubblico che ha raggiunto il 100% del PIL – e sociale. Da giorni sono in corso proteste contro la violenza impunita della polizia e le crescenti minacce alla libertà di espressione. Ad accendere la miccia sono stati un video in cui si vedono alcuni agenti aggredire e umiliare e un ragazzo e la morte di un uomo mentre era in custodia della polizia ma le ragioni sono molto più ramificate – ha spiegato a Checkpoint Leila Belhadj Mohamed, attivista con una profonda conoscenza del Paese, ricordando anche il doppio ruolo dei social media, che sono sia strumento di denuncia che di repressione. Al centro della puntata anche il ritorno in Costa d’Avorio dell’ex presidente Laurent Gbagbo e la morte di Kenneth Kaunda, primo presidente dello Zambia.

 

A Ginevra l’incontro del disgelo

E’ stato un incontro pragmatico e costruttivo quello tra il presidente Usa Joe Biden e il suo omologo russo Vladimir Putin a Ginevra, in Svizzera. Nessuna svolta nei rapporti tra le due potenze, ma primi passi avanti su temi come il controllo degli armamenti nucleari, il ritorno dei rispettivi ambasciatori e l’apertura di un dialogo sulla sicurezza informatica. Posizioni inconciliabili invece sul tema dei diritti umani, che gli Usa, ha detto Biden, porteranno sempre al tavolo dei negoziati. Con l’inviata a Ginevra Emma Farnè, la cronaca dello storico faccia a faccia. Con Federico Rampini (La Repubblica) e Sergio Paini, corrispondente Rai da Mosca, analizziamo i retroscena, le parole, il linguaggio del corpo dei due leader.

Conduce Ilario Piagnerelli.