Sono settimane di altissima tensione in Bosnia-Erzegovina. Al centro della polemica, il leader serbo bosniaco Milorad Dodik, che minaccia di ritirarsi dalle istituzioni statali condivise, compreso l’esercito. Di fatto significherebbe ritirarsi dallo stato bosniaco che si regge debolmente dal 1995 grazie agli accordi di Dayton che posero fine al conflitto. Un accordo che ha diviso la Bosnia in due entità amministrative: la Republika Srpska a maggioranza serba e la Federazione bosniaca-croata.
Non è la prima volta che questo leader minaccia la secessione. Cosa cambia questa volta? E quanto è seria questa minaccia anche per l’Europa?
Parliamo con Giorgio Fruscione, ricercatore Ispi esperto nei Balcani
Conduce Marina Lalovic