Oltre il 90% della popolazione del Tigray ha bisogno di aiuti alimentari – di loro almeno in 350 mila sono allo stadio più grave di carenza di cibo. A dirlo è l’ONU che stima che oltre 1,2 milioni di abitanti della regione (6 milioni in totale) si trovi in zone in cui gli operatori umanitari non hanno accesso. Abbiamo analizzato come, dal conflitto di novembre (dichiarato concluso dal governo di Addis Abeba) siamo arrivati a questa crisi: gli attori in campo – il premier Abiy Ahmed, il TPLF, il dittatore eritreo Isaias Afewerki – e i loro interessi. “Questa situazione ci dice molto del premier Abiy Ahmed ma anche che la storia si ripete – ha spiegato a Rainews24 Uoldelul Chelati Dirar, professore di Storia e Istituzioni dei Paesi Africani all’Università di Macerata – anche nella carestia degli anni 80 gli aiuti sono diventati armi umanitarie”.