Il caso Bielorussia

Un aereo dirottato su Minsk, l’arresto di un giornalista dissidente e della sua fidanzata: la Bielorussia è come una “Corea del Nord”, denuncia la leader dell’opposizione in esilio. Ma per il presidente Lukashenko, Viktor Protasevich “è un terrorista”. Intanto la tv di Stato bielorussa difende l’ultimo dittatore d’Europa. E definisce i Maneskin “pervertiti, omosessuali, degenerati”.

Ospite Ekaterina Ziuziuk, presidente dell’associazione dei Bielorussi in Italia, Supolka.

Conduce Emma Farnè

George Floyd, la memoria e le riforme


 
Ad un anno esatto dall’uccisione di George Floyd a Minneapolis l’agente Derek Chauvin, che per oltre 9 minuti gli ha premuto un ginocchio sul collo, è stato condannato (sentenza rarissima: il 99% non viene nemmeno incriminato). 30 stati americani hanno approvato riforme della polizia che riguardano soprattutto l’abolizione delle manovre di soffocamento e la regolamentazione dell’uso della forza. Manca ancora però una legge federale – che Biden avrebbe voluto vedere oggi – e i dati ci dicono che le vittime della violenza della polizia sono aumentate rispetto allo scorso anno. Claudio Pagliara, corrispondente da New York, traccia un bilancio di questo anno: dalla politica al movimento Black Lives Matter. Ndack Mbaye, giurista, ci aiuta a capire perchè la nostra opinione pubblica dia più rilevanza al razzismo (e alle sue vittime) negli Stati Uniti che al razzismo in Italia.