Ad un anno esatto dall’uccisione di George Floyd a Minneapolis l’agente Derek Chauvin, che per oltre 9 minuti gli ha premuto un ginocchio sul collo, è stato condannato (sentenza rarissima: il 99% non viene nemmeno incriminato). 30 stati americani hanno approvato riforme della polizia che riguardano soprattutto l’abolizione delle manovre di soffocamento e la regolamentazione dell’uso della forza. Manca ancora però una legge federale – che Biden avrebbe voluto vedere oggi – e i dati ci dicono che le vittime della violenza della polizia sono aumentate rispetto allo scorso anno. Claudio Pagliara, corrispondente da New York, traccia un bilancio di questo anno: dalla politica al movimento Black Lives Matter. Ndack Mbaye, giurista, ci aiuta a capire perchè la nostra opinione pubblica dia più rilevanza al razzismo (e alle sue vittime) negli Stati Uniti che al razzismo in Italia.
George Floyd, la memoria e le riforme
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